Archeologia &
psicoanalisi
Incontrare-incontrarsi
la domenica mattina
tra i reperti di palazzo
Bricherasio
Quattro incontri su
“archeologia &
psicoanalisi”
a Palazzo Bricherasio,
via Lagrange 20
10123 Torino
http://www.palazzobricherasio.it/pb/cal.htm
La domenica mattina,
alle ore 11:
12 febbraio ’06
La collezione
archeologica di Freud
12 marzo ’06
La psicoanalisi e
l’eredità dell’antichità
09 aprile ’06
Una metafora:
l’analogia tra
archeologia
e psicoanalisi
07 maggio ’06
Artemidoro e gli
studi freudiani sul
sogno
Su di un rotolo di
papiro di valore
inestimabile sono
distribuiti tre diversi
interventi di immagini:
una antica carta
geografica concepita da
Artemidoro, un
repertorio di animali
reali e fantastici, ed
infine un taccuino con
disegni di figure
corporee.
Anche la psicoanalisi
permette di ricostruire
l’antica carta
geografica del soggetto
attraverso i frammenti
dei suoi ricordi
dimenticati, fino a
conoscere che cosa in
ciascuno di noi funziona
da modello ripetitivo.
IL SEMINARIO 2005/2006
Sede storica e delle
riunioni: Via Assisi 6,
Torino, sulla Spina
Reale
tel: 011 216 14 89
LA PSICOANALISI NELLA
MODERNITA’
Modernità sta per
epoca attuale, ed alcuni
si chiedono se la
psicoanalisi appartenga
ancora ad un oggi,
oppure se il pensiero di
Freud non sia frutto
collegato ad un ieri.
Le perplessità,
sollevate dal fatto che
le scene sociali sono di
molto cambiate e lo
scenario sociale si è
fatto decisamente più
complesso ed articolato,
possono indurre a
credere che occorra
pensare a dei percorsi
psicologici diversi?
Nel sociale vi sono
alcune questioni nodali
che vanno elaborate a
partire dalla
conoscenza,
dall’esperienza e con
l’aiuto di coloro che
quotidianamente hanno a
che fare con la
famiglia, gli handicap,
le tossicodipendenze, il
corpo, e dove la
psicoanalisi non può più
essere elusa da queste
questioni, perché la
psicoanalisi è già nel
sociale, perché la
psicoanalisi può
solamente lavorare per
il benessere del
soggetto, se questi se
lo può permettere.
Permettere, come
autorizzarsi ad essere
onorato.
Lo psicoanalista non
fa che accogliere ciò
che entra nel suo
dispositivo pratico di
conoscenza: invitati a
parlare senza censura,
ciascuno -dopo aver
superato molte
perplessità- non può
fare a meno di parlare
dei propri padri e
madri, della loro
presenza o assenza, del
mistero della loro
unione, dei ricordi
trasmessi attorno alla
propria nascita,
dell’accoglienza
supposta che gli è stata
riservata, di ciò che
crede gli sia stato
accordato, rifiutato o
imposto, per giungere a
collegarli con la
sofferenza ed ai disagi
della propria attuale
vita e con le proprie
aspettative.
Come dire che un
pensiero di natura -quel
primo giudizio- gli fa
cercare le chiavi del
suo essere e delle
generazioni che l’hanno
preceduto. Da quando poi
Freud ha scoperto il
romanzo familiare si
sa che i piccoli
soggetti pieni
d’immaginazione
s’inventano dei genitori
conformi ai loro
desideri ogni volta che
non riescono ad
“adottare” quelli che li
hanno generati
biologicamente.
Non si tratta tanto
di chiedersi se la
psicoanalisi possa
fondare o meno una
pratica sociale: la
psicoanalisi fonda il
soggetto o meglio offre
la possibilità al
soggetto attraverso la
sua narrazione di
cogliere la propria
fondatezza, di capire
che questa fondatezza è
passata attraverso
qualcuno che l’ha
nutrito per permettergli
di succedere. La
fondatezza del legame
sociale sta nel
soddisfacimento della
pulsione che è una
costante ricerca del
soggetto nel condurre il
proprio desiderio nel
rapporto di scambio con
il reale attraversato.
Questo reale sarà sempre
un reale ricostruito da
una narrazione, perché
ogni soggetto non può
che averci a che fare
con la propria
castrazione
inesorabilmente ed
ineludibilmente per
giungere a meta.
Agenda degli incontri:
“Quando nasce
l’essere umano?”
“Se nascessi un’altra
volta!”
“Il genoma di Dio”
“Il viaggio
dell’eroe, tra donzelle,
draghi e cavalieri”
“L’arca di Noé e
l’ordine del disordine”
“Il solo e la
sua ombra”
“Perché il destino?”
“Il cielo stellato
sopra di me”
“L’etica e la
sospensione del giudizio,
ovvero da Cartesio
alla tecnica”
“Te la do io la
libertà”
“L’uomo è un
soggetto fondato sul
lavoro
“tra Verità e verità”
“Sono forse io il
custode di mio
fratello?”
“Gli
aspetti devianti della
normalità”
“Eros, l’intramontabile
dell’umano”
“L’uomo del bisogno, del
desiderio e della
domanda”
·
5 aprile 2006 ore 21
“Pensare è elaborare l’
ogn’uno”
·
12 aprile 2006 ore 21
“Il sonno della
parola genera
mostri”
·
26 aprile 2006 ore 21
“Il pensiero del male”
·
3 maggio 2006 ore 21
“Caducità”
·
10 maggio 2006 ore 21
“Conclusioni”
Ingresso
ai Soci del Laboratorio
Il costo
della tessera annuale,
che permette la
partecipazione a tutte
le attività del
Laboratorio, è di 80
Euro.
Verranno
indicati di volta in
volta gli altri lavori
L’inizio
delle attività è quindi
per il 12 ottobre, ore
21, in Laboratorio
|